Truspolit dimostra di avere grosse falle nella credibilità delle sue recensioni che risultano troppo spesso inaffidabili e anche diffamatorie. Questo succede perche’ Trustpolit pubblica recensioni senza moderazione, e sono proprio loro a dirlo sulla loro piattaforma, leggete:
Le recensioni vengono pubblicate all’istante, senza alcuna moderazione.
Il punto è che Truspolit consente di pubblicare una recensione anche a chi non ha mai interagito in alcun modo con il sito web o l’azienda web che vuole recensire. Per Trustpolite basta solo una email, dimenticando che la verifica di un indirizzo email non garantisce affatto che il recensore abbia usufruito di un servizio/prodotto che vuole recensire.
Recensioni senza moderazione significa recensioni poco attendibili che spesso si rivelano essere false e per lo più intenzionate a rovinare la reputazione altrui con l’uso di recensioni anche diffamatorie, magari solo perché concorrenti sleali del recensito.
Recensioni anche diffamatorie
Purtroppo ci sono persone che (solo per fare un esempio) non sono mai andate a mangiare alla pizzeria “Mare chiaro” ma siccome conoscono il titolare che gli sta antipatico decidono di sfogare la loro frustrazione con una brutta recensione, anche diffamatoria, tanto con Truspolit si può fare.
Naturalmente io sono sempre a favore delle recensioni, anche negative, se non sei soddisfatto di un servizio ma purché siano sempre veritiere e mai diffamatorie. Anche perché, tra una recensione negativa e una diffamatoria vi e’ una differenza enorme. È semplice da capire Truspolit!
Se davvero si vuole dare un servizio utile all’utente non si può consentire a chi non ha mai interagito con un sito/azienda online di pubblicare una recensione basata sul niente. Trustpolit per correttezza dovrebbe verificare che il recensore abbia fatto ALMENO una delle seguenti cose:
- Un acquisto che ha effettuato sul sito o azienda online
- Un ordine che ha effettuato (anche se questo è stato cancellato!)
- Una conversazione telefonica oppure uno scambio di messaggi tramite mail o chat online che l’utente ha avuto con l’azienda
- Aver usato o comprato prodotti o servizi dell’azienda che ha recensito
Un utente che non ha mai fatto almeno una di queste cose ma lascia una recensione negativa o diffamatoria mi sembra evidente che lo fa al solo scopo di ledere quel sito o quella azienda online. Se poi Trustpolit non curante di tutto ciò pubblica lo stesso la recensione significa che non tutela affatto i tanti siti o azienda online che lavorano onestamente, ne tantomeno prova a impedire di rovinare la reputazione di qualcuno, questo lo trovo profondamente ingiusto.
Comunque, come spiego meglio più avanti Truspolit fa un eccezione ma solo se compri “il loro profilo business” in questo caso le fonti di chi recensisce le verifica! Però il “profilo business” che Truspolit vende ha un costo che alla fine il titolare dell’azienda/sito web recensito credo sarà ben disposto a pagare pur di difendersi da eventuali recensioni non veritiere o diffamatorie.
La diffamazione è reato
Purtroppo capita sempre più spesso di vedere titolari di siti/aziende web presi di mira da competitor sleali i quali ricorrono proprio alle recensioni false e diffamatorie per rovinare loro la reputazione. Eppure in Italia la diffamazione è un reato e infatti se lo fai sei perseguibile dalla legge, ma Trustpolit non ne tiene conto. Vale la pena ricordarlo che chiunque offende l’altrui reputazione, e’ punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a diecimila euro.
Guardate infatti quante recensioni false e diffamatorie Trustpolit è stata costretta a rimuovere.
Nel 2020 su Trustpilot:
le aziende online recensite hanno segnalato circa mezzo milione di recensioni false, il 60% delle quali è stato rimosso;
gli utenti hanno segnalato 90 milioni di recensioni false, il 12% delle quali è stato rimosso.
Il sistema opaco di Trustpolit gira tutto intorno al loro prodotto da vendere. Vi siete infatti mai chiesti come acquisiscono i clienti a cui vendere il loro profilo business? Guarda caso moltissimi di loro sono proprio le vittime di recensioni false e diffamatorie. Aggiungo che Trustpolit pur di riuscire a vendere il suo profilo business talvolta arriva anche a rimuovere le recensioni di chi cerca di ostacolare (inconsapevolmente) la loro potenziale vendita.
Eppure sulla loro piattaforma dicono:
“Siamo aperti a tutti”. Ma poi nella pratica Truspolit è aperta a tutti ma solo se con le tue recensioni non ostacoli la vendita del loro prodotto, altrimenti ti dicono che la recensione è “sospetta” dopodiché te la rimuovono. Proprio come hanno fatto con un recensore il quale con la sua recensione esprimeva un parere positivo su un sito che era stato attaccato con aggettivi gravemente diffamatori.
Inoltre sapete cosa succede se qualcuno involontariamente ostacola una potenziale vendita? Ebbene Trustpolite difende i recensori diffamatori. Ecco sotto una recensione rimossa
Già Truspolit ha deciso di eliminare quell’utente e la sua recensione lasciando invece quella dell’utente che si intuiva essere un diffamatore seriale. Sapete perché?
Ciò che ha spinto Truspolit ad eliminare quella recensione è che essa rischiava di mettere a repentaglio la vendita del loro profilo business, insomma era una recensione scomoda per la piattaforma di Trustpolit.
Il trucchetto del “profilo aziendale”
Ora spiego meglio come funziona il sistema opaco di Trustpolit, partiamo dall’inizio:
Se vuoi pubblicare una recensione Truspolit ti dice: Seleziona il numero di stelle con cui vuoi valutare l’azienda e poi scrivi la tua recensione.
Attenzione a questo passaggio! Truspolit prima di consentire a un utente di pubblicare la sua recensione si assicura che quel sito o azienda non sia già stata recensito. Perché se quel sito non è mai stato recensito allora Truspolit inserirà i suoi dati nei loro database, così come ha sempre fatto.
Come poi vedremo l’inserimento nei database di Truspolit del sito web che sta per essere recensito cambierà tutto perché è in grado di trasformare il titolare di quel sito in un potenziale cliente di Truspolit.
Dunque, ora succedono due cose: intanto Truspolit ha trovato un potenziale cliente a cui vendere il suo profilo business, che poi guarda caso è proprio il recensito il quale finisce dritto dritto dentro il database di Truspolit insieme alla recensione. Secondo, ora anche il nome del dominio del recensito verrà pubblicato insieme alla recensione da Trustpolit. Quindi da adesso in poi la recensione che sia positiva/negativa/diffamatoria sarà visibile a tutti sulla piattaforma di trustpolit insieme anche al nome del dominio del recensito. È QUESTA LA COSA ANOMALA! Che poi Trustpolit ci dovrebbe anche spiegare che cosa centra il dominio con la recensione. Anzi, ci sono arrivata da sola.
Il ricatto del Dominio
Il dominio è ormai dentro il database di Trustpolit, e con esso anche diverse informazioni personali del titolare del sito recensito. A questo punto se la recensione non è diffamatoria tanto meglio per il titolare del sito ma diversamente Trustpolit si aspetta che quel titolare chiederà di potersi difendere e che quindi pagherà per avere il Profilo business.
Il passaggio del database con il nome del dominio del titolare del sito recensito sono entrambe collegate alla loro strategia di marketing. Dirò di piu per Truspolit le recensioni specialmente se negative/diffamatorie credo abbiano per loro maggiori possibilita’ di concretizzarsi in una vendita.
Il profilo aziendale creato senza autorizzazione
Ora si che Trustpolit può mettere in atto la sua strategia di vendita, e così dopo aver inserito il dominio del recensito nel suo database gli crea anche un “Profilo Aziendale”, ma attenzione, senza alcuna autorizzazione. Guarda infatti cosa dice Truspolit sulla sua piattaforma:
“Se qualcuno ha scritto una recensione su Trustpilot a proposito della tua azienda, sappi che è stata automaticamente creata una pagina del profilo aziendale. Questa è visibile su Trustpilot a prescindere che tu l’abbia reclamata o meno.”
Ebbene, da adesso in poi il titolare del sito recensito vedrà comparire il nome del suo dominio nella Serp di Google. Entrando nella piattaforma di Trustpolit insieme alla sua recensione egli vedrà anche questa nota:
“Questa azienda/sito non ha ancora reclamato il proprio profilo e potrebbe non sapere di averne uno”
È importante anche sottolineare che ciò che Trustpilot chiama “profilo aziendale” in realtà è invece solo il nome del dominio di un sito web/azienda che è stato appena recensito. Ma la cosa ancora più assurda e’ che questi profili aziendali creati da Truspolit sono del tutto sconosciuti ai titolari di siti web i quali quando poi per caso lo scoprono dalla Serp di Google si stupiscono di averlo.
Trustpolit è consapevole che quanto scrive è anomalo e infatti aggiunge:
“Può sembrare strano, ma è così: anche se non hai “RECLAMATO” il profilo, questo è comunque visibile su Trustpilot.”
Attenzione ora alla parola “reclamato”, ma come RECLAMATO??? La parola giusta casomai sarebbe “AUTORIZZATO” dal recensito ma ovviamente Truspolit preferisce camuffarla con “reclamato”. Ma poi, per quale motivo il sito/azienda web che è stato appena recensito dovrebbe RECLAMARE un profilo aziendale che non ha mai richiesto ne tantomeno autorizzato??? Perché invece Truspolit non si è limitato a pubblicare solamente la recensione senza arrogarsi il diritto di creare “profili aziendali” non richiesti?
Truspolit non rispetta la privacy
Questo modo scorretto e aggressivo da parte di Truspolit di creare profili business non richiesti è deplorevole, ma poiché il web è pieno di diffamatori per loro può diventare un opportunita’ di guadagno. Chissà quanti profili business venderanno.
Ma perché sostengo che Truspolit non rispetta la privacy? Semplice, perché Trustpolit si serve di un database di terze parti per verificare il dominio del recensito e lo fa senza il suo consenso. L’accesso di un database di terzi consente di conseguenza anche l’accesso ai dati personali del recensito. Eppure loro lo fanno e candidamente lo scrivono pure:
Utilizziamo un database di terze parti per confermare la proprietà del dominio registrato
Così Truspolit in barba alla privacy ammette che usa un database di terze parti per assicurarsi e confermare la proprietà del dominio di chi è stato appena recensito.
Ecco come si procurano dei potenziali clienti. Che geni! Non lo nego, forse sarò esagerata ma sono arrivata a pensare che certi recensori diffamatori provengono proprio da Trus…. Peccato solo che Truspolit non potrebbe servirsi di database di terze parti per usarli a fini di Marketing senza un consenso, è vietato farlo.
Truspolit usa 2 pesi e 2 misure
Mi sembra oramai ovvio che Truspolit agisce in modo scorretto per sfruttare a suo favore il suo NON richiesto “Profilo aziendale” da vendere e che per farlo usa due pesi e due misure: una per il recensore e un’altra, più aggressiva, per il titolare del sito web recensito.
Intanto sappiate che Truspolit a chi recensisce non crea nessun “profilo”, lo crea solo a chi viene recensito e già questo è anomalo. Insomma al recensore anche se diffamatore è consentito fare cio’ che vuole, anzi e’ il benvenuto tanto lui serve solo per acquisire clienti visto che non ha nessun profilo business da comprare. Al contrario per Truspolit il recensito è molto più interessante perché lui avendo un dominio da preservare sarebbe disposto anche a pagare il profilo business in caso di recensioni diffamatorie. Mi pare ormai ovvio che Truspolit usa quindi due pesi e due misure e lo fa specialmente con il recensito ogni volta che consente la pubblicazione di recensioni diffamatorie e poi se ne lava le mani.
Lo so, continuo a usare la parola “diffamatore” ma deve essere chiaro che qui il problema non è affatto la recensione negativa. Certo è giusto lasciare un commento negativo se non sei rimasto soddisfatto di un servizio o un prodotto, ma se poi chi recensisce non ha mai interagito con quel sito/azienda perché mai dovrebbe essergli consentito di distruggere la reputazione di qualcuno?
Truspolit essendo un azienda Danese evidentemente non è in grado di rispettare le leggi italiane dell’art. 595 Codice Penale previste sulla diffamazione. Alla fine oltre il danno pure la beffa, perche’ qualora un titolare di un sito /azienda web fosse oggetto di recensioni diffamatorie per lui sarebbe un danno di immagine irreparabile e senza rimedio, si perché Trustpolit molto raramente cancella qualcosa.
Truspolite lo dice chiaramente, loro non cancellano le recensioni ormai pubblicate e a questo punto capisco anche perché non lo fa. Perché questo significherebbe rinunciare ad una potenziale vendita. Truspolit non cancella nulla ma se paghi ti consente di moderare le recensioni.
Trustpolit vuole che tu reclami il loro profilo
Cio’ detto Truspolit a questo punto vorrebbe far sapere al titolare web che il suo sito è stato appena recensito da qualcuno quindi invita il recensore a spuntare una casella che dice:
“Seleziona la casella “Fai sapere a (azienda) della tua recensione”. In questo modo l’azienda saprà che l’hai recensita e che il suo nome comparirà su Trustpilot.”
Ora Truspolit può cominciare a fregarsi le mani, perche’ se la casella verrà spuntata il titolare del sito appena recensito saprà di avere il Profilo business. E se la recensione dovesse essere diffamatoria il titolare del sito vorrà quasi certamente “reclamare” il profilo business, ovvero pagarlo a Truspolit.
A questo punto il sito/azienda web che era stato recensito scoprirà dell’esistenza di quella recensione positiva oppure negativa e/o diffamatoria vedendo il nome del suo dominio (per esempio: trovamichenuove.it) comparire tra i titoli della Serp di Google naturalmente di Truspolit. Truspolit infatti ogni volta che pubblica una recensione aggiorna i motori di ricerca facendola quindi comparire come titolo e descrizione nella Serp pertanto qualunque recensione positiva o negativa comparira’ sempre insieme al nome del sito e del suo dominio sul web, e sarà visibile a tutti e per sempre.
Ora si che Truspolit può sperare che quel sito o azienda “reclami il suo profilo aziendale” e per invogliare dice loro di stare tranquilli che tanto il profilo è free.
Ma se vuoi accedere agli strumenti per difenderti dai commenti negativi o diffamatori devi per forza comprare il loro “profilo business”.
Se acquisti il profilo business cambia tutto
Ma qui sta l’inghippo perche’ con un account free il titolare del sito non può rispondere ai recensori che magari lo stanno inguaiando. Ma se però acquisti il profilo business da Truspolit a quel punto tutto cambia perché la piattaforma finalmente darà la possibilità (basta pagare) quantomeno di difendersi da recensioni potenzialmente dannose. Dico “quantomeno” perché in caso di recensioni diffamatorie, come già detto, il danno per un sito/azienda web ormai è fatto e rimane definitivamente in rete come una macchia indelebile nella sua reputazione.
Se invece utilizzi i servizi di Trustpilot a pagamento ti è consentito sia di moderare i commenti e attenzione anche di invitare tutti gli utenti che vuoi, anche amici e parenti a lasciare recensioni illimitate, e magari tutte con 5 stelle. Tutto chiaro!
La web reputazione è una cosa seria
Voglio dire a Truspolit che la web reputazione è una cosa seria pertanto dovrebbero avere più rispetto per le tante attività online iniziando dal non pubblicare MAI recensioni diffamatorie.
Siamo tutti d’accordo che le recensioni sono uno strumento utilissimo per l’utente, io stessa le uso sempre ma però mi chiedo dove sta l’utilità se poi queste informazioni alla fine potrebbero essere false? Dove sta allora la correttezza se Trustpolit consapevolmente pubblica recensioni false arrivando persino ad eliminare quelle di utenti soddisfatti colpevoli però a loro insaputa di aver ostacolato una potenziale vendita del profilo business con la loro recensione? È una vergogna!
La reputazione così come accade anche fuori dal web è SEMPRE una cosa seria, un azienda/sito web possono impiegare anche anni prima di riuscire a conquistarla e non è giusto che magari dopo anni di duro lavoro se la vedono rovinata per sempre da recensioni false. Senza una buona reputazione non si lavora tuttavia Truspolit dimostra di non tenerne conto, chissà forse Truspolit essendo una azienda Danese non ha molto a cuore le aziende Italiane ne nessun rispetto delle leggi Italiane sulla diffamazione.
Sia chiaro che in questo articolo mi riferisco SOLO a chi lavora nel web seriamente e con passione, che sono tantissimi e non meritano di essere infangati da gente che magari per eliminare qualcuno che gli sta impedendo di scalare le prime posizioni nella serp di Google ricorre alle false recensioni.
Mi auguro di cuore che prima o poi ci penserà l’Unione Europea a regolamentare questo uso scorretto e aggressivo da parte di queste grandi piattaforme straniere che forti del loro potere fanno come gli pare in barba alla privacy e le nostre leggi Italiane rguardo la diffamazione. In Inghilterra sono già avanti infatti pare che il governo si sia già deciso a prendere dei seri provvedimenti nei confronti di queste piattaforme stabilendo delle regole chiare sulla tutela dalle recensioni diffamatorie, beati loro!
